Claudia è stata in Alchimia: un tirocinio che parla di autonomia e possibilità 

Claudia è arrivata ad aprile negli uffici di Alchimia, con uno sguardo curioso e una determinazione silenziosa ma chiarissima. Fin dai primi giorni, il suo percorso di tirocinio nell’area comunicazione si è rivelato molto più di un’esperienza formativa: è stato uno spazio di incontro tra competenze, desideri, limiti e possibilità concrete, in cui la crescita non è stata a senso unico. Se in Alchimia Claudia ha trovato un contesto capace di accoglierla e metterla nelle condizioni di lavorare davvero, Alchimia, ha avuto l’opportunità di interrogarsi sul proprio modo di organizzare il lavoro e rendere concreti i propri valori

Claudia si racconta così: “Sono una ragazza in carrozzina che parla con un comunicatore alfabetico e che, nonostante tutto, ama la sua vita. Adoro sorridere e aiutare il prossimo. Mi sento una persona un po’ controcorrente, e per questo molto libera.”  Una definizione che dice molto del suo modo di stare nel mondo e che, giorno dopo giorno, abbiamo ritrovato anche nel suo modo di lavorare

Laureata in Scienze della Comunicazione, oggi frequenta la magistrale in Comunicazione, Informazione ed Editoria. Un percorso che unisce ambiti umanistici e competenze più tecniche, dal marketing alla comunicazione d’impresa: “Sono sempre stata molto creativa, ma allo stesso tempo precisa e determinata nel raggiungere i miei obiettivi.”   

È proprio questa combinazione che abbiamo visto emergere nel lavoro quotidiano: attenzione ai dettagli, senso estetico, capacità di raccontare e di strutturare contenuti in modo chiaro e accessibile. 

Claudia ha conosciuto Alchimia tramite il passaparola e ha scelto la cooperativa perché ne riconosceva i valori prima ancora delle attività: “Mi ha fatto pensare che fosse il posto giusto il fatto che Alchimia abbraccia ed esalta tutte le diversità e che potesse accogliermi, nonostante la mia disabilità e le mie “particolari” caratteristiche fisiche e comunicative. 

Volevo sperimentare un’esperienza di stage per mettermi in gioco, uscire dalla mia “comfort zone”, mettere in discussione me e il mio operato e provare ad entrare nel mondo del lavoro; poi il voler essere indipendente ed autonoma ha avuto un peso piuttosto “grosso” in questa decisione.” 

Nei primi giorni, quello che per lei poteva essere un salto nel vuoto si è trasformato rapidamente in un’esperienza di accoglienza reale - “Grazie al clima amicale e informale creato dai colleghi, mi sono sentita fin da subito accettata e inclusa. 

Comunicazione, storytelling e nuove sfide 

Durante lo stage, Claudia ha lavorato su diverse attività dell’area comunicazione: dallo storytelling per i social all’analisi degli insights, fino alla produzione di materiali editoriali e grafici mostrando alla nostra organizzazione, come un contesto di lavoro accessibile non sia un’eccezione, ma una condizione che migliora la qualità del lavoro di tutti. 

Nel lavoro quotidiano, accogliere Claudia, ci ha sfidati e sfidate come colleghi e colleghe su come  sia importante adottare pratiche molto concrete nell’accoglienza delle persone che entrano in Alchimia: attenzione agli strumenti, chiarezza nelle consegne, fiducia nelle autonomie. 

Affidarle compiti reali, lasciarle il tempo necessario per affrontare anche le difficoltà, ha permesso alle sue competenze di emergere e, allo stesso tempo, ha rafforzato in Alchimia un’idea di produttività fondata sulla qualità e non sulla velocità

Tra le esperienze che ha apprezzato di più, spiccano lo storytelling per le stories Instagram e Facebook e la redazione dei report di andamento annuale. 

“Il momento che ricorderò con più piacere è stato quando ho creato in totale autonomia le stories per il ristorante BOPO e poi ho scoperto che erano state pubblicate sulle pagine social di Alchimia.” 

Non sono mancate le difficoltà, come l’inserimento dei dati numerici, un’attività che per Claudia richiede uno sforzo maggiore. Ma anche qui ha scelto di mettersi alla prova: “L’ho vissuta come una sfida contro i miei limiti. È stato faticoso, ma quando la tutor mi ha detto che il lavoro andava bene, mi sono detta: ‘questa volta ce l’ho fatta davvero’.” 

Lo stage in Alchimia ha rappresentato per Claudia un’occasione concreta per conoscere il mondo del lavoro e chiarire il proprio futuro professionale sentendosi valorizzata nelle sue competenze

 “Il PC è lo strumento che mi permette di lavorare davvero. Qui ho potuto usarlo sempre, in autonomia, sentendomi sicura.” 

Ma ciò che porta con sé va oltre le competenze tecniche: “Mi porto dentro i sorrisi, la disponibilità, la gentilezza dei colleghi e i bei momenti passati insieme.” 

Per Alchimia, il percorso di Claudia è stata la conferma che creare spazi di lavoro accessibili, flessibili e accoglienti non è solo possibile, ma necessario. Perché quando le persone trovano il contesto giusto, le competenze emergono, le storie prendono forma e il lavoro diventa davvero uno strumento di crescita reciproca. 

Oggi Claudia guarda al futuro con maggiore consapevolezza, immaginandosi nei settori della comunicazione o delle risorse umane, anche in contesti complessi come le grandi aziende. 

Il messaggio che lascia a chi sta pensando a un’esperienza simile è diretto e potente: “A tutti coloro che stanno pensando di intraprendere un’esperienza simile alla mia vorrei dire di buttarsi a capofitto nonostante tutto, perché si può imparare davvero molto, oltre a livello tecnico, pratico e concreto, in merito a quello più culturale, inclusivo ed umano. Quindi buttatevi, fate quel salto nel vuoto! Credetemi: non ve ne pentirete e rimarrete realmente stupiti da questo mondo! 

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